Lazio - Milan 2-2

Sono ben due i rigori richiesti dalla Lazio durante il match contro il Milan, ma rivedendo le immagini nessuno dei due è punibile.

Andiamo quindi ad analizzarli e comprendiamo il perché si tratti di interventi regolari e come l'arbitro Massa, che ha arbitrato un'ottima partita, li ha valutati.

Mani di Terracciano

Partiamo dal fallo di mani di Terracciano, il quale va in scivolata su una palla proveniente dalla sinistra: dopo aver colpito la palla con il piede, appunto in scivolata, il pallone carambola sul braccio alto del difensore, braccio che comunque è in posizione naturale per una scivolata.

Si tratta quindi di autogiocata e come tale non può essere punita. Quindi corretto aver lasciato proseguire l'azione.

Rinvio di Tomori e mani di Musah

Pochi minuti dopo un secondo fallo di mani su cui i laziali chiedono invano il rigore. Sempre dalla sinistra Zaccagni mette in mezzo un pallone su cui arriva il difensore Tomori che effettua un rinvio. La palla va a sbattere, a poca distanza, sul braccio di Musah e qui arrivano le proteste.

Rivedendo l'azione è chiaro che la distanza è veramente poca e con la velocità del palline Musah non può far nulla. Inoltre il braccio è in posizione naturale e comunque attaccato al corpo, quindi non punibile.