Como - Verona 3-2

Giua incappa in una giornata decisamente no sul campo del Como, sono due infatti i casi da rivedere ma diciamo da subito che l'errore è solo uno e riguarda l'espulsione di Suslov.

Ma andiamo con ordine e vediamo entrambi i casi.

Rigore per il contatto tra Sergi Roberto e Lazovic

Siamo al minuto 48 e in area dei comaschi Sergi Roberto interviene su Lazovic degli scaligeri, l'arbitro fa cenno di proseguire e sul ribaltamento di fronte il Como colpisce il palo.

Nel mentre il VAR verifica e vede uno step on foot del centrocampista comasco sull'avversario, quindi chiaramente un fallo che Giua non aveva visto.

Rigore quindi sacrosanto e arbitro salvato dal VAR.

Espulsione Suslov

Qui il vero errore dell'arbitro, quando siamo al minuto 63 con la partita sull'1-1. All'altezza del centrocampo c'è uno scontro violento tra due calciatori: Suslov del Verona e Fadera del Como, la dinamica è abbastanza chiara e vede Suslov controllare una palla appena arrivata a Fadera entrare come un treno sul calciatore, che finisce a terra dolorante e grida dal dolore.

Incredibilmente Giua alza il cartellino giallo nei confronti del calciatore colpito ed essendo già ammonito finisce con il rosso.

Noi stiamo guardando e riguardando l'intervento, ma onestamente non riusciamo a comprendere cosa l'arbitro abbia potuto vedere. È chiaro che il fallo è del calciatore del Como che entra come un assassino sull'avversario, quindi il giallo, con conseguente rosso, è totalmente errato.

Incredibilmente non interviene nemmeno il VAR.

Visto il risultato di 1-1 in quel momento e il fatto che siamo al minuto 63, è chiaro che questo errore influenza pesantemente la partita. Si tratta quindi di un grave errore, a favore della squadra che alla fine prevarrà. Ma sarebbe stato lo stesso senza i 30 minuti in 10 del Verona?