Disastro nella finale di Coppa Italia vinta dalla Juventus

Fuorigioco di Vlahovic in finale di Coppa Italia
Il fuorigioco teoricamente millimetrico (in realtà errato secondo noi) con cui è stato annullato il secondo gol a Vlahovic

La finale di Coppa Italia 2023/24 verrà ricordata per molte cose e per lungo tempo. Tutti in questi ultimi giorni si stanno interrogando sul futuro di Allegri, appeso a un filo dopo la sfuriata al termine del match. Massimiliano Allegri che si sarebbe reso protagonista anche di altri gesti, oltre alle plateali proteste contro l'arbitro, ma su questi punti c'è da fare chiarezza.

Nel frattempo che la Juventus riflette se esonerare o meno il proprio allenatore, c'è un altro professionista che è finito nell'occhio del ciclone e no, non stiamo parlando di Albano (che sicuramente non ha fatto bene).

L'arbitro Fabio Maresca ha diretto una pessima partita, rendendosi protagonista di molti casi spinosi. Sono 3 le decisioni da rivedere e, lo anticipiamo, almeno su due di questi ha gravemente sbagliato.

Non è da meno certamente l'operato del VAR Marini, né dell'AVAR Di Paolo, rei di non essere intervenuti nel caso del rigore e di averlo fatto male nel caso del fuorigioco.

Ma andiamo con ordine e vediamo cosa è successo e quali sono gli errori degli arbitri.

Il rigore su Vlahovic

Siamo al minuto 53 con il risultato di 1-0 per la Juventus, Rabiot recupera una palla nella propria trequarti e lancia lungo per Vlahovic che si invola. Hien, difensore dell'Atalanta si perde l'attaccante che quindi si ritrova con una prateria davanti e una ghiotta occasione.

L'attaccante della Juventus entra in area e Hien lo recupera, i due si affrontano, pare che lo juventino possa avere la meglio ma il difensore della Dea interviene e recupera la palla. Contatto tra Hien e Vlahovic.

Già in presa diretta era chiarissima la spinta subita da Vlahovic, ma a eliminare qualsiasi dubbio ci ha pensato l'immediato replay, dal quale si nota che l'intervento del difensore non è uno spalla a spalla (non punibile) quanto una spinta chiara ai danni del serbo della Juventus. Già qui sarebbe rigore netto.

A peggiorare la situazione un secondo replay, dal quale si nota come ci sia stato contatto anche con la parte bassa del corpo e in particolare il ginocchio del difensore atalantino va dritto sulla gamba di Vlahovic, facendogli perdere l'equilibrio.

L'arbitro non ha visto, tutti attendono il check del VAR che ovviamente avrebbe dato il rigore, ma questo non arriverà mai. Nessun VAR, tutto regolare e si continua.

Sgomento...

L'abbiamo detto più volte, chi scrive su questo sito non è juventino, ma bisogna arrendersi all'idea che quello è rigore. Punto e basta.

Gol annullato per fuorigioco

Questa volta siamo al minuto 72, Cambiaso crossa in area dove dove Vlahovic spizzica e infila in rete, arriva il 2-0 per la Juventus.

Ma mentre gli juventini esultano in sala VAR si consuma il disastro. Viene giustamente controllato il gol e viene annullato.

Si attende il replay per comprendere chi e come sia in fuorigioco, una lunga attesa, con la partita che va avanti. Il replay arriverà solo 10 minuti dopo.

Già qui la situazione è inspiegabile: se il fuorigioco è automatico perché servono 10 minuti per mandare in onda delle immagini che dovrebbero essere viste quasi in presa diretta dagli arbitri? Non è chiaro, ma di questi casi ne abbiamo già visti anche in Serie A.

Dopo 10 minuti circa arriva quindi il replay del fuorigioco e qui la situazione forse peggiora anche. Come si può vedere dall'immagine presente anche in questo articolo, abbiamo due visualizzazioni: quella in linea, dal quale non si nota nessun fuorigioco (sembra perfettamente in linea) e quella da dietro la linea di porta, con evidenziate le parti importanti.

La linea limite viene posizionata a metà spalla del difensore, ma la regola parla chiaro su questo: il punto limite è il punto della spalla corrispondente con l'ascella. Quindi, con il braccio adeso al corpo, come in questo caso, praticamente tutto il braccio del difensore è da considerarsi in gioco, giusto qualche lembo di maglietta dovrebbe essere fuori.

Non è così per il VAR della finale di Coppa Italia, infatti posizionano la linea limite lasciando oltre gran parte del braccio del difensore.

Anche così, comunque, si nota chiaramente che Vlahovic ha in fuorigioco un braccio, parte con cui non può giocare e quindi non considerabile e la punta del ginocchio.

Considerando che basterebbe un pixel più in qua o più in là per decretare un fuorigioco, questo è quantomeno ridicolo.

La regola del millimetro fuorigioco

Qui bisogna quindi aprire una piccola parentesi, perché su questo sito ne abbiamo parlato varie volte, tra le ultime un gol annullato alla Roma, nello stesso modo, e meno di recente uno concesso al Verona.

Questa regola è completamente ridicola, poiché anche ammettendo che la punta del ginocchio di Vlahovic sia in fuorigioco (e ricordiamo che si tratta di "ricreare in digitale delle figure" quindi non è detto che il ginocchio fosse realmente di quella forma e in quel punto), ma ammettiamo che la punta del ginocchio, o la punta di un piede, o un pezzettino di spalla (quello che volete considerare), sia realmente in fuorigioco, per il calciatore in campo che tipo di vantaggio è? Nessuno, si tratta di piccolezze che non cambiano assolutamente nulla.

Sarebbe ora di cambiare questa regola e farla diventare con la luce tra i due tronchi del corpo, così facendo il vantaggio ci sarebbe veramente e sarebbe evidentissimo. Inoltre migliorerebbe lo spettacolo.

Fuorigioco di Vlahovic

Chiudiamo la parentesi e torniamo al fuorigioco di Vlahovic nella finale di Coppa Italia 2023/24, in questo caso non c'è nulla, perché la linea demarcata per inserire il limite è anche sbagliata, quindi qui è sbagliata completamente la ricostruzione.

Inoltre, ogni secondo una videocamera mediamente scarsa riprende 25 frame, una professionale in 4K come quelle utilizzate da cameramen professionisti arriva a molto di più, ma considerando anche i 25 frame al secondo di una normalissima telecamera, tra l'impatto del pallone e quest'ultimo che si stacca dal piede ci sono almeno 4/5 frame. Chi decide qual è quello giusto? Perché sceglierne uno piuttosto che un altro, con un incrocio di calciatori a quella velocità significa variare la posizione di vari centimetri.

Di questo se ne parlò anche in una puntata delle Iene, con un'intervista a un arbitro rimasto nell'ombra, che sottolineò proprio questo aspetto.

Attenzione, non stiamo criticando il VAR nel complesso, o la tecnologia in campo, che comunque a fronte di un errore ne salvano altri 20, ma stiamo dicendo che forse andrebbero codificati meglio alcuni casi e questo della finale è un caso esempio. Qui serve una nuova regola, ulteriori controlli, un miglioramento della tecnologia e forse anche un sistema di riconoscimento automatico che escluda la decisione del frame dall'arbitro seduto in VAR.

Rimane il fatto che questo fuorigioco, a nostro parere, è completamente sbagliato.

Toloi calpesta Yildiz

La Juventus ha protestato anche al minuto 85 per un fallo commesso da Toloi che calpesta Yildiz che era fermo a terra. In questo caso, rivedendo le immagini, sembra che il difensore dell'Atalanta non compia un gesto violento, ma semplicemente mette male il piede, rischiando di fare molto male al calciatore della Juventus.

Quindi corretto non assegnare il rosso, ma comunque il fallo c'è e per imprudenza magari il giallo ci stava anche. Invece Fabio Maresca non fischia nemmeno il fallo.

La direzione di Fabio Maresca

L'arbitro napoletano non è certamente nuovo a situazioni in cui viene fortemente contestato (anche dagli allenatori, ricordiamo Conte, allenatore dell'Inter in quel momento, che grida "sempre tu sei Maresca, sempre tu").

Inoltre quest'anno, nella Serie A, si è reso pratagonista di qualche errore, ricordiamo per esempio il gol annullato a Viola in Cagliari - Empoli, piuttosto che Lazio-Inter, con i laziali che si lamentarono molto oppure l'espulsione di Paredes completamente mancata contro l'Inter.

Insomma, non è certo l'anno migliore per Maresca. Ma nonostante ciò, nonostante qualche errore, nonostante tutto, ci continuiamo a chiedere, a distanza di qualche giorno, come sia possibile non aver dato il rigore di Hien su Vlahovic, questo rimane un mistero a cui, prima o poi, Maresca e chi era in sala VAR ci dovrà rispondere, almeno per il bene del calcio.

Pubblicato da Redazione
17 maggio 2024